solide previsioni per beni fragili: infortuni sportivi sotto la lente dei loss adjuster

I dati raccolti da oltre 6.400 sinistri seguiti nello sport possono rivelare informazioni utili ai professionisti delle assicurazioni su frequenza e parti del corpo colpite in un infortunio

Offrire al mercato assicurativo nel mondo dello sport un modello di analisi accurato del rischio infortuni, utile a interpretare le esigenze dei clienti e a costruire piani specifici, è lo spirito di servizio con cui abbiamo raccolto negli anni un vasto database di oltre 6.400 sinistri. Il database èsuddiviso per fasce d’età e parte del corpo colpita, con un livello di profondità analitica che oggi permette ai nostri clienti di supportare, dati alla mano, la proposta di offerte commerciali prevedendo ogni aspetto, dalle franchigie alle valutazioni e supervalutazioni. Questo consente di ottimizzare caso per caso il rendimento dell’insurance business con le appropriate necessità di copertura e protezione degli asset da tutelare.

La maggior parte dei sinistri gestiti e monitorati dai nostri esperti riguarda nel 55% dei casi il calcio, sin dai primi anni Duemila, seguito da basket (18%), motociclismo (8%), caccia (7%), pallavolo (5%), ciclismo (3%), hockey e rugby (entrambi 2%).

Anche in un settore che fattura 5 miliardi di euro l’anno come il calcio, ad esempio, gli infortuni sono un’incognita apparentemente imprevedibile. Guardando ai sette club in corsa per i maggiori titoli, ad appena due terzi di stagione 2020/21, ad esempio, le partite non giocate dai singoli calciatori fermati da infortuni (o causa Covid) erano già 634. Eppure, il monte ingaggi della serie A è pari a un investimento da 1,28 miliardi di euro: una concentrazione di valore umano, sportivo ed economico il cui patrimonio può essere messo in discussione da perdite o danni. Lo schema che abbiamo elaborato permette di scandagliare nel dettaglio l’occorrenza e le tipologie di infortuni, dai più improbabili alle ricadute più frequenti, nei 6.421 casi seguiti.

Dalle informazioni raccolte emerge che l’età maggiormente a rischio infortunio fra gli atleti è tra i 27 e i 29 anni (oltre 500 casi), con problemi che riguardano soprattutto gli arti inferiori. Gli incidenti infatti avvengono soprattutto a carico di gambe (29,2%), ginocchia (27,4%) e caviglie (12,6%). più raramente sono coinvolti il volto (5,7%), le spalle (5,6%) e i piedi (5,3%).
Il “censimento” non si è fermato qui, ma ha riguardato anche la tipologia di infortunio per ogni parte del corpo. Nel caso delle gambe si distingue tra fratture (di tibia e perone nel 10% dei casi, solo uno dei due nel 7%), e infortunio muscolare (5%). Per la spalla le slogature sono scapola-omero (8%) e acromion-clavicola (5%). Le distorsioni alle caviglie si differenziano in base al coinvolgimento (7%) o meno (inferiore al 5%) dei legamenti, senza contare le fratture del malleolo tibia-perone (meno del 7%). E così via.

 Eye  Trauma  / Contused lacerated wound <3%
 Face  Fracture of nasal bones 4%
 Fracture of the mandible 5%
 Fracture of right cheekbone 6%
 Teeth  Avulsion 0%
 Neck  Whiplash injury 1%
 Head  Cranial trauma <4%
 Back  Fracture/contusion 4%
 Herniated disk 7%
 Hip  Dislocation 4%
 Torso  Contusion/fracture ribs <3%
 Trauma pneumothorax 0%
 Groin  Hernia <3%
 Pain 0%
 Shoulder  Scapular-humeral dislocation 8%
 Acromion-clavicular dislocation 5%
 Arm  Fracture 5%
 Elbow  Dislocation / Fracture 7%
 Hand  Fracture of the finger <5%
 Metacarpal fracture <4%
 Wrist  Fracture / distortion <5%
 Leg  Fracture of the shinbone or fibula 7%
 Fracture of the shinbone and fibula 10%
 Muscular injuries 5%
 Knee  Injury of the MCL 8%
 Injury of the ECL 9%
 Injury of the PCL 8%
 Injury of the ACL 9%
   Meniscus injury 2%
 Ankle  Sprain without capsular/ligament sprains <5%
 Sprain with capsular/ligament sprains 7%
 Fracture of the tibial/peroneal malleolus <7%
 Foot  Fractuire of the toe phalanx 4%
 Metatarsal fracture 5%
 Heel  Trauma / Fracture 6%

Un ulteriore universo di prodotti assicurativi riguarda le ricadute: gli infortuni muscolari della gamba (43,1%), le lesioni al ginocchio (26,1%) e alla caviglia (16,1%) sono quelle con la maggiore occorrenza di recidiva.

Una raccolta dati ancora più approfondita ha riguardato l’incidenza delle ricadute sulle aree a maggior rischio infortunio, ginocchia e gambe, specificando per ciascuna i muscoli colpiti o il tipo di danno (tendinopatia, rottura del menisco, lesione agli adduttori…). Sarà quindi utile sapere, prima di approntare uno schema di protezione assicurativa, che il bicipite femorale subisce un caso di ricaduta su cinque (24,8%) per lesione muscolare alle gambe, oppure che il legamento mediale collaterale patisce un caso di recidiva su tre (34%) a carico del ginocchio. Il 5,96% degli infortunati su 6.421 ha subito un secondo incidente nel corso degli anni seguenti.

Ricadute e calcolo delle parti del corpo
Concentrando l’attenzione sulle due aree più danneggiate del corpo, qui di seguito alcuni diagrammi aggiuntivi

Lungi dall’essere un mero esercizio statistico per appassionati di sport, una simile raccolta dati, costruita con l’esperienza diretta (e ben prima dell’avvento di qualsiasi Intelligenza Artificiale), può avere un profondo significato per i professionisti impegnati nel progettare un prodotto assicurativo in maniera appropriata, accelerando i tempi di analisi e decisione. In base alle informazioni raccolte con tale discernimento sulle varie casistiche medico-sportive è possibile infatti valutare correttamente l’assunzione di rischio e i parametri di protezione che è possibile garantire su polizze obbligatorie, individuali, patrimoniali o total temporary disability che spesso, visti i valori in gioco per campioni e fuoriclasse, implicano cifre assicurate molto alte.

FONTI:

  • Schwegler Associated Limited internal data
  • FIGC, bilancio 2019: il calcio italiano contribuisce al 12% del PIL del calcio mondiale, Corriere dello Sport, 20 novembre 2020
  • Stipendi Serie A 2020-21, i calciatori più pagati: da Cristiano Ronaldo a Ibrahimovic, Fanpage, 19 ottobre 2020
  • Sos infortuni, la Serie A ha bruciato 634 partite (solo con i top club), Panorama, 8 marzo 2021

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